Questo è anche vero per le nostre 26 vertebre, attaccate tra loro da strutture elastiche, i dischi intervertebrali. Un’esperienza molto semplice dimostra l’importanza della posizione allungata durante il sonno. Prima di andare a dormire mettetevi contro il muro. Posate un libro sopra la vostra testa perpendicolare al muro. Con una matita segnate la vostra altezza. Ricominciate l’operazione l’indomani mattina al risveglio. Vedrete che durante la notte probabilmente la vostra altezza sarà aumentata di circa due cm. I dischi intervertebrali hanno ritrovato l’elasticità che avevano perso durante il corso della giornata a causa della pressione continua esercitata dalla posizione eretta e dalla forza di gravità. Se non avessimo questa possibilità di recuperare durante il sonno, la colonna vertebrale si ossificherebbe e s’irrigidirebbe. Accordiamole dunque quotidianamente otto buone ore di recupero e di rilassamento durante il sonno!!!
Un sonno rilassante e riparatore esige un letto che non deve essere troppo duro, che si adatti alle pressioni del corpo e che favorisca una posizione confortevole. Ma il letto non deve essere neppure troppo molle, perché deve opporre una certa resistenza permettendo al corpo di restare rilassato quando si muove durante il sonno. Il compito non è semplice: il buon letto sposa la forma del corpo, le posizioni della persona, che sia sdraiato sulla schiena o sul fianco. La maggior parte della gente cambia posizione parecchie volte durante il corso della notte, si girano e si rigirano continuamente.
Il materasso ed il cuscino devono sostenere i lombi e la testa in modo tale che la colonna vertebrale sia diritta in posizione laterale in modo da mantenere le sue curvature originali. La parte superiore del materasso dovrebbe essere morbida, elastica e soffice; il centro invece ed i lati dovrebbero sostenere il corpo grazie agli elementi articolati che si adattano alle differenti pressioni che esercita ogni minima parte del nostro corpo.
Un letto troppo duro esercita una pressione che irrigidisce i muscoli; questo obbliga la persona a cambiare posizione troppo sovente, agitandosi continuamente ricercando la posizione ideale. Non c’è da stupirsi se alla mattina ci si sveglia poco riposati. Esiste un sistema speciale sviluppato all’origine per lottare contro le piaghe da decubito dei pazienti ricoverati in ospedale: il materasso ad acqua! Il suo principale vantaggio è di adattarsi perfettamente alle forme del corpo. Il peso è ripartito su di una più grande superficie e non si formano punti di pressione eccessivi. Il modo di dormire è molto diverso da un materasso ad acqua rispetto ad un materasso normale. Inoltre esistono nuovi materassi fabbricati con schiume a memoria lenta che si modellano con il calore del corpo. Se soffrite di dolori alla schiena chiedete al vostro chiropratico se uno di questi materassi può esservi utile. Il letto deve essere caldo e secco. Il materasso deve assorbire la traspirazione, fare circolare l’aria ed essere ben aerato. Si consiglia agli allergici una copertura anti acari. Senza un buon cuscino, il miglior materasso non è perfetto. Con un buon cuscino il collo e la nuca sono nella posizione più prossima alla posizione eretta. Un materasso è un acquisto per una vita sana, ma non è un acquisto per la vita: secondo i fabbricanti, la durata è garantita dai tre ai cinque anni, anche se normalmente durano più a lungo. Alla soglia della decina d’anni il momento è giunto, sarebbe opportuno cambiarlo! Ad ogni modo qualunque sia il tipo di
materasso scelto, la decisione finale va presa solo ed esclusivamente dopo che ci si è sdraiati… e dormire. Non un quarto d’ora in un magazzino tra i rumori ma bensì una serie di notti a casa. Le ditte serie offrono questo tipo di servizio.
COME DORMIRE
Per una persona in buona salute che non ha dolori, ci sono più posizioni confortevoli e quindi corrette per dormire. Al contrario la persona che soffre di dolori dell’apparato locomotore e che passa la notte a cercare una buona posizione trae solo vantaggi nell’andare a consultare un chiropratico; sarà lui a dargli dei consigli e a mostrargli la postura ottimale.
Sul lato:
Buona posizione se il materasso si adatta al corpo. E’ il compito di un prodotto di nuova tecnologia! Pensate, in effetti, alle differenze di forme che esistono tra uomini e donne…testa, nuca, spalle, bacino, anche e gambe ecc… La colonna vertebrale deve essere dritta lateralmente in tutta la sua lunghezza. I cuscini tra le ginocchia sono degli elementi preziosi: scaricano l’articolazione della anche in modo da evitare la rotazione del bacino e dunque una torsione della colonna vertebrale. I cuscini ad acqua e i cuscini di gomma piuma si adattano alla forma del corpo costituendo un buon appoggio per la testa e per la nuca. La posizione fetale risponde al fabbisogno delle vertebre: impedisce al bacino di ruotare in avanti e mette la colonna vertebrale in estensione. Da esperienze condotte è stato dimostrato che il lato sinistro è più adatto alle persone che soffrono di dolori allo stomaco. D’altro canto per una colonna vertebrale in buona stato il lato su cui si giace non ha importanza.
Sulla schiena:
Niente si oppone al fatto di dormire sulla schiena se le normali curvature sono ben rispettate. Alcuni dormono semi seduti a causa del mal di stomaco o di problemi cardiaci. Questa posizione è meno opportuna per la colonna vertebrale che non può rilassarsi altrettanto bene e oltretutto questa posizione non permette di girarsi sui fianchi.
Sulla pancia:
Quello che è vero per i neonati è ugualmente valido per gli adulti: non si dorme sulla pancia. Perché? La respirazione addominale è bloccata, il volume respiratorio si trova dunque ridotto di metà. Siccome la testa è girata di lato, la colonna vertebrale è girata, ciò che favorisce i problemi alle spalle e alla nuca. La tensione muscolare si riduce durante il sonno e la colonna vertebrale si rilassa nella zona lombare. Esistono dei cuscini speciali per aiutare quelli che dormono sulla pancia a cambiare la loro posizione abituale. E per ciò che riguarda i piccoli riposi sul divano davanti alla TV? Altrettanto riparatori come il programma che ne ha creato la sonnolenza….Il mio consiglio: spegnere la televisione ed andare a dormire a letto!
IL DECALOGO DEL DOLCE DORMIRE
È un pregiudizio pensare che esista un numero giusto d’ore di sonno per notte: ciò dipende da numerosi fattori personali e varia con l’età e le situazioni della vita. Ecco una breve guida al sonno sperando che riusciate ad abbandonarvi e cadere nelle braccia di Morfeo senza problemi.
• Non sforzatevi di addormentarvi. Più cercherete di farlo, più avrete gli occhi sbarrati, più vi sentirete ben svegli, inadeguati e incapaci di riposare. Se proprio siete disposti al sacrificio… sforzatevi di non sforzarvi di dormire.
• Cercate di alzarvi tutte le mattine alla stessa ora, indipendentemente dalle ore di sonno dormite. Se la vostra efficienza durante il giorno risulta diminuita, lo sarà solo di poco e se la notte precedente avrete dormito poco, sarà più facile addormentarvi quella seguente. Se vi alzerete più tardi o cercherete di recuperare al pomeriggio, instaurerete solo un circolo vizioso negativo.
• Non andate a letto immediatamente dopo cena anche se vi sentite “abbioccati”. Probabilmente vi addormentereste in fretta, ma altrettanto rapidamente vi svegliereste durante la notte con difficoltà a riprendere sonno. Ricordate anche che un bicchierino di un superalcolico in più a fine pasto produce un effetto analogo.
• Andate a letto quando avete veramente sonno, non soltanto perché è l’ora giusta
• Se, quando siete a letto, il sonno tarda a venire, non state lì a rigirarvi e a rimuginare, ma piuttosto alzatevi, leggete qualcosa che v’interessa od occupatevi in qualche attività.
• Rinunciate al sonnellino pomeridiano o, se proprio non potete farne a meno, ricordatevi di sottrarre tale tempo da quello del sonno notturno, che necessariamente sarà più breve.
• Non preoccupatevi troppo al pensiero che forse stanotte dormirete poco e domani avrete una giornata impegnativa. Le vostre energie psicofisiche non dipenderanno più di tanto dalle ore di sonno, mentre il fatto di pensare: “domani non sarà in forma perché non ho dormito a sufficienza” rischia di divenire una nefasta profezia che si autodetermina.
• Se avete l’abitudine di leggere a letto, continuate a farlo, finché non ce la farete più a resistere al sonno. Apprendete una buona tecnica di rilassamento. Questo non solo vi aiuterà a dormire meglio, ma anche a gestire più positivamente le vostre energie psicofisiche durante la giornata, ad essere più lucidi ed efficienti.
• Ricordatevi che il dormire, come tutti i comportamenti, è soggetto alle abitudini. Quindi rispettate i vostri orari consueti: alterarli drasticamente deve costituire solo un evento eccezionale.